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Terza Missione, “La Sapienza” fuori dall’Università

Un’intervista con Alessandro Saggioro, direttore del dipartimento Saras dell’Università La Sapienza, per spiegare la valenza dei progetti di terza missione, a due voci con Irene Baldriga, delegata per il “public engagement” dell’ateneo.

Uno strumento che consente di aprire le porte delle università verso l’esterno e diffondere il sapere accademico anche oltre le mura degli atenei stessi.
“Un modo per parlare di progresso, divulgare i risultati scientifici alla società in senso ampio”, dice Saggioro, ma anche un modo per ascoltare le proposte dall’esterno rendendo permeabile un istituzione.

“I progetti di terza missione sono altresì fondamentali – aggiunge Baldriga – perchè in questo modo Sapienza, il più grande ateneo d’Europa, si mette al servizio dello Stato, dell’Unione Europea e del mondo, restituendo le proprie conoscenze in termine di valore pubblico”.

Nel caso del dipartimento di storia, antropologia, religioni, arte e spettacolo le collaborazioni per portare valore fuori dalle mura universitarie sono arricchite dalle collaborazioni con il II Municipio della città di Roma, dove si colloca l’ateneo, sia nel quartiere, lavorando in rete con ogni ente disponibile a sviluppare progetti condivisi.